Domande e risposte sulle patologie della spalla

I DEPOSITI DI CALCIO NELLA SPALLA

Nella maggior parte dei casi non è possibile individuare una causa precisa per i depositi di calcio. Molte persone chiedono se devono modificare la dieta per ridurre l'assunzione di calcio. Questo provvedimento NON deve assolutamente essere preso, è invece opportuno mantenere una dieta sana e bilanciata dal punto di vista calorico e in grado di fornire almeno 1 grammo di calcio al giorno, soprattutto negli anziani e nelle donne in menopausa.

I depositi di calcio sono più frequenti nelle donne tra i 30 e 50 anni d’età, ma si possono presentare anche negli uomini.

Spesso i depositi di calcio, che sono di consistenza liquida o come pasta dentifricia, sono presenti per anni senza causare alcun sintomo. In alcuni casi,  possono essere responsabili di dolore e ciò accade quando s’infiammano i tessuti circostanti o quando i depositi  arrivano ad interessare anche i tessuti della borsa sotto acromiale.

Alcuni depositi di calcio possono determinare l'indebolimento progressivo fino alla lesione di una parte dei tendini della cosiddetta "cuffia dei rotatori", muscoli deputati ai movimenti d’elevazione del braccio.

Nelle prime fasi la maggior parte dei depositi di calcio sono liquidi, lattescenti poi soffici come pasta dentifricia ma spesso, dopo anni, diventano progressivamente più consistenti fino ad avere una durezza simile al gesso.

In taluni casi i sintomi dolorosi possono diventare molto importanti e manifestarsi in modo repentino e rapidamente ingravescente. L'infiammazione in fase acuta può essere trattata con impacchi di ghiaccio e riposo del braccio in un opportuno sistema di sospensione ("sling"), utili anche gli anti infiammatori per via orale (prescritti da un medico). Se il dolore diventa molto forte e non si attenua in maniera significativa con i provvedimenti  descritti allora trova indicazione un’iniezione di anti infiammatori cortisonici direttamente nell'area dei depositi di calcio, che è in grado di dare sollievo già in poche ore.

Quando si verificano due o tre episodi ricorrenti od i sintomi dolorosi della spalla riconducibili alla presenza di depositi di calcio visibili radiograficamente sono presenti da almeno 6 mesi nonostante terapie adeguate, allora si può prendere in considerazione l'ipotesi di rimuoverli mediante chirurgia per via artroscopica.

L'intervento è effettuato in anestesia  loco regionale o generale durante un breve ricovero in regime di day hospital (vedi in questa sezione del sito "La chirurgia artroscopica della spalla"). Durante l'operazione il paziente non avverte nessun dolore e, dopo l’intervento va tenuto il braccio a riposo per alcuni giorni. Qualora i depositi di calcio determinino un danno dei tendini della cuffia dei rotatori allora può rendersi necessaria una riparazione ed eventualmente una decompressione sotto acromiale (rimozione di una piccola porzione di osso, l’acromion, per aumentare lo spazio di scorrimento dei tendini); in tal caso, andrà applicato un tutore per circa 4 settimane ed i tempi di ripresa del movimento saranno di circa 3 mesi.

Non abbiamo mai avuto occasione di vedere calcificazioni che si riformano sulla stessa spalla dopo essere state rimosse.

In determinati casi, nel lungo termine, le calcificazioni possono causare una forma di infiammazione cronica dei tendini della cuffia dei rotatori con un danno ai tendini stessi.